Residere

mostra personale di Mauro Campagnaro a cura di ife collective
01-24.07.2022
Stazione di Marano Vicentino (VI)

Avere la propria fissa dimora, rimanere, sono atti fondatori delle civiltà della nostra specie. La stanzialità implicita nella pratica della coltivazione lo ha permesso. Non a caso “cultura” deriva dal latino colere, coltivare, avere cura, onorare. E dato che per l’attività agricola è necessario stare in un luogo, cultura significa anche abitare. Residere.

Ma residere è anche residuo, spazio abbandonato dall’uomo, come quello che Mauro Campagnaro percorre tra luglio 2020 e settembre 2021, contesto in cui la capacità trasformativa della vegetazione crea il territorio della mescolanza planetaria.

Residere è un laboratorio del rapporto uomo-natura, dove alla conoscenza succede la ricerca di una collaborazione con il potere inventivo della natura, all’incrocio di incontri imprevisti. Mutare, a partire dai ritrovamenti sul terreno mescolandoli alle nostre conoscenze. Se il problema è decifrare con chiarezza i rapporti tra le creature, “abitare” diventa la metafora per definire uno scostamento. “Sarà possibile stabilire un territorio condiviso? Gli animali accetteranno la mia presenza?”. Nel tentativo di trovare risposte l’artista cammina nella grande riserva dove posiziona per mesi una Digital Scouting Camera che riprende le mutazioni delle specie, per raccontare le storie dei co-abitanti del luogo.

Il mondo è un complicato tessuto di eventi, un fare combinatorio che determina la struttura del tutto, così le specie insieme, viventi e non, divengono parte di un sistema. Ogni specie è una chimera la cui evoluzione ha sempre luogo nel divenire con le altre, in un paradigma ecologico sacro.

Scopri il foglio di sala

Foto di Marta Braggio


test
test
test
test
test
test
test
test
test
test