Biancospino-Prugno-Fico
Manifesto per il 44° anniversario della strage fascista alla stazione di Bologna
2 agosto 1980 - 2 agosto 2024

a cura di ife collective con Giulia Deganello
02.08.2024
Comune di Marano Vicentino (VI)

Biancospino, ci tieni vicino e ricongiungi i punti.
Prugno, da qui le marmellate per i nostri sorrisi.
Fico, ti allunghi connettendo la terra e il cielo e intanto
chi è sotto gode della tua immensa ombra.

Biancospino-Prugno-Fico è Il manifesto commemorativo per il quarantaquattresimo anniversario della strage fascista alla stazione di Bologna del 1980 realizzato per il Comune di marano Vicentino, in ricordo di tutte le vittime, tra cui i due abitanti di Marano Vicentino, Elisabetta Manea e Roberto De Marchi, madre e figlio.

A partire dai ricordi di Mario De Marchi, figlio e fratello delle vittime, e dal giardino domestico, sono state individuate le nicchie verdi del viaggio che i due dovevano compiere, da Marano Vicentino a Putignano, passando per Bologna. La frammentazione e l'astrazione delle forme, a partire dalle composizioni delle ombre delle vedute aeree, in collaborazione con l’artista Giulia Deganello, permettono di creare una mappa alternativa che lega questi luoghi creando una nuova geografia. Questo arcipelago si incontra poi con le figure sottostanti, ovvero le sagome degli alberi e piante care a Elisabetta Manea e a tutta la famiglia: il biancospino, suo albero prediletto, il prugno con i suoi frutti destinati alle marmellate e il saggio albero di fico. Durante la conversazione con il figlio Mario è emerso come il giardino rappresentasse il luogo di serena laboriosità della madre, la quale si dedicava alla coltivazione di fiori e di frutta e ortaggi. I figli in questo microcosmo materno venivano chiamati per prendersi cura della terra zappando e facendo alcuni lavoretti, poco apprezzati allora soprattutto per l'irruenza che l'adolescenza si porta dietro, ma insegnamento di cura preziosa nel presente.

Foto di Giulia Deganello

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